La forza può essere definita come: “La capacità di vincere una resistenza o di opporvisi con un impegno muscolare“.
(Zaciorrskij)
Questa capacità è suscettibile a 3 fattori:
- sezione trasversa del muscolo
- coordinazione intermuscolare
- reclutamento delle unità motorie
Dei primi 2 fattori si è già detto molto, l’aumento del volume del muscolo dovrebbe incrementare la forza (uso il condizionale perché come vedremo non è sempre così) e la coordinazione di diversi muscoli che corrisponde ad una corretta tecnica, permette sicuramente di produrre una forza maggiore. Ma il terzo fattore è secondo me quello più importante: Il reclutamento delle unità motorie .
Il sistema nervoso centrale (SNC) fa partire un impulso che attraverso un motoneurone, tramite il suo assone, arriva alla placca motrice della fibra facendola contrarre.
Un motoneurone con le rispettive fibre da esso innervate prende il nome di Unità Motoria (UM).
Ogni motoneurone può innervare un numero diverso di fibre ma sempre della stessa tipologia.
Esistono 3 tipi di fibre:
- Tipo 1 o ST: fibre rosse perché ricche di mioglobina, deboli, lente e molto resistenti. Hanno una soglia d’attivazione bassa.
- Tipo 2A o FFR: fibre intermedie, relativamente forti e abbastanza resistenti. Soglia d’attivazione media.
- Tipo 2B o FF: fibre bianche, molto forti e veloci ma poco resistenti. Hanno una soglia d’attivazione alta. Il reclutamento delle UM avviene secondo 2 criteri, quello spaziale che riguarda il numero di unità coinvolte, e quello temporale che riguarda sia i tempi di reclutamento sia la frequenza di scarica dell’impulso nervoso. Maggiore è il numero di UM coinvolte e maggiore è la frequenza di scarica, maggiore sarà la forza prodotta.
Secondo il principio di Henneman, il reclutamento delle UM avviene secondo l’ordine di grandezza del motoneurone e della soglia di eccitabilità.
Ne consegue che le fibre di tipo 1 saranno le prime a contrarsi seguite dalle 2A e solo dopo aver raggiunto soglie molto alte con carichi vicino ai massimali, verranno reclutate le fibre 2B.
Per avere una contrazione massimale delle fibre, le frequenze di scarica devono essere circa di 30 hz per le fibre di tipo 1 e fino a 100 hz per le fibre di tipo 2B.
Quando le scariche si susseguono a queste frequenze si parla di tetania muscolare e permette di raggiungere potenziali di forza nettamente superiori ad una contrazione normale.
autore
Tony Lo Grasso
pubblicato il 20 marzo 2016